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Kota Kinabalu (ca.509.000 abitanti) è la capitale dello stato di Sabah, nel Borneo Malese. Prende il nome dall’omonimo monte che fa parte della catena montuosa che separa la costa nord-occidentale del Borneo da quella Orientale. E’ una città che si affaccia sul Mar Cinese Meridionale, dalla vivace vita sociale, ed è un ottimo punto di accesso per visitare il Parco Nazionale di Kinabalu. 

 Capitale del Sarawak è ricca di svariate attrazioni. Luoghi di interesse sono l’Istana, il Forte Margherita,  la Moschea Nazionale e i templi di Tua Pek, Kong e Hong.

Parco nazionale marino di Sipadan (Sabah)
Sipadan si trova al largo della costa nord est del Sabah, è una delle poche isole al mondo che permettono una vita marina e corallifera così variegata. Cinque metri di sabbia soffice e bianca che improvvisamente si tuffa in un precipizio subacqueo da esplorare. Lasciandosi trasportare dalla corrente si avvisteranno infinite varietà di pesci, come il pesce pappagallo dal corno, il pesce palla porcospino, il curioso pesce coccodrillo. Particolarità degna di nota è il diving nelle caverne: si può entrare nella macabra camera degli scheletri (delle tartarughe e dei delfini che si sono persi nei labirinti dei tunnel, e disorientati, sono morti annegati).
In tutti i punti d’ immersione si possono vedere larghi coralli neri, ventagli di gorgonie e spugne enormi,  giganti alberi di corallo, tartarughe verdi e squali dalle punte bianche.
Da segnalare che non è più possibile dormire sull’ isola, tuttavia è sempre possibile fare immersioni in giornata a Sipadan. Si soggiorna nelle isole di Mabul e Mataking

Damai è la spiaggia principale del Sarawak: circondata da foresta tropicale e caratterizzata da sabbia fine. Sullo sfondo domina l’imponente e leggendario monte Santubong.

Pulau Gaya è l’isola più grande del parco e la più vicina a Kota Kinabalu. Ricoperta da una foresta tropicale intatta, al suo interno si diramano sentieri tracciati per escursioni per circa 20 km. Nell’isola sono presenti anche alloggi e resort.

L’isola di Mabul si trova al largo della costa sud –orientale dello Stato del Sabah, nel Borneo Malese. E’ uno dei posti più conosciuti al mondo per il “muck diving” (immersioni sul fango), che appassionano i divers che vogliono osservare le creature marine che vivono in questi particolari fondali. L’isola ha belle spiagge e fondali adatti per ogni tipo di immersione.

L’isola di Pom Pom si trova a sud-est dello Stato del Sabah, si raggiunge a meno di un’ora di barca dalla costa. E’ una piccola isola che vanta una barriera corallina di 4 km, spiagge di sabbia bianca, e luoghi fantastici per le immersioni. Non ci sono centri abitati su quest’isola. 

L’isola di Mataking è ubicata a sud-est dello stato del Sabah, nel mare di Cebeles. Si compone di due isole, una più grande e un isolotto. In condizioni di bassa marea si crea una lingua di sabbia che le collega. L’isola non è abitata ma è presente un eco-resort. Come tutte le isole del Parco di Sapadan è un luogo ideale per le immersioni.

Questa piccola perla immersa tra la folta vegetazione e le acque cristalline di un parco marino, si trova a un'ora e mezza di motoscafo da Sandakan. Un posto incantevole per fare diving, snorkelling, rilassarsi e per chi ama la natura, alte sono le probabilità di vedere  schiudersi le uova delle tartarughe marine, e assistere allo spettacolo unico delle tartarughine appena nate correre verso il mare.

Nello Stato del Sabah, copre un’area di 754 kmq. Il Monte Kinabalu (4.101m), è una delle montagne più alte del sud-est Asiatico e la sua scalata può essere un’entusiasmante esperienza. La ricchezza di flora e fauna è insuperabile e raggiungere la sua cima è un’impresa ricca di soddisfazione.

Dislocato nella parte settentrionale di Sarawak, è un’incredibile area compatta ricca di affascinanti montagne di roccia calcarea, tutto in 544 kmq! Nel parco si trovano la Deer Cave, la grotta più larga conosciuta all’uomo, larga 100 e alta 120 m; la Clearwater Cave lunga 51 km e considerata la grotta più lunga del Sud est Asiatico e il Sarawak Chamber, la sala naturale più larga del mondo lunga 600, larga 450 e alta 100 m A 900 m di altezza, sui lati di Gunung Api, si trovano i pittoreschi pinnacoli calcarei che sono stati scolpiti e solcati dalle piogge per più di 5 milioni di anni.

Nel Sarawak, copre più di 3.103 ettari di foresta e roccia calcarea. La sua maggiore attrazione sono le grotte di Niah che coprono un’area di 11 ettari.
Sul soffitto delle grotte si trovano i nidi delle rondini, un piatto considerato prelibato dagli orientali, che vengono raccolti usando dei pali di bamboo sui quali salgono raccoglitori abilissimi (questa pratica sta creando rischi di sopravvivenza per questa specie di uccello). Le grotte sono anche ricche di interesse archeologico con ritrovamenti di oggetti che dimostrano la presenza dell’uomo nelle grotte 40.000 anni fa.

Copre 2.742 ettari di foresta primaria alla foce del fiume Bako nel Sarawak. Nel parco esistono circa sette tipi di vegetazione che variano dalla foresta nel bassopiano agli arbusti (tipo deserto) nelle parti alte.
I visitatori possono attraversare il parco lungo sentieri ben marcati nella vegetazione ed osservare la flora e la fauna unica in questa parte del mondo, come i macachi dalla coda lunga, le lucertole monitor e le scimmie con la proboscide.

La Riserva Naturale di Tabin è un'area protetta del Sabah (Malaysia orientale), nell'isola del Borneo. Fu istituita nel 1984 a tutela di tre specie di grandi mammiferi: l'elefante asiatico, il rinoceronte di Sumatra e il banteng. Estesa su un'area rettangolare di 1205 kmq, la riserva è quasi totalmente coperta da foreste tagliate, mentre il cuore è formato da poche isole di foresta incontaminata.  A Tabin si trovano tre vulcani di fango, il più grande a Lipad, raggiungibile con un sentiero di 2 km. Il percorso è abbastanza agevole. Tabin riveste un interesse particolare per i ricercatori perché è abbastanza esteso da sostenere una densità elevata di popolazioni animali ed è particolarmente  importante in termini di biodiversità.

 

La festa del raccolto è la più grande festa celebrata in Sabah come  ringraziamento dedicato alle divinità del riso. Tra gli eventi fiere agricole, mostre, programmi culturali, gare di bufali e altri giochi tradizionali.

 

Celebrato sia nelle città che nei villaggi rurali del Sarawak, dura diversi giorni e vede protagoniste  le popolazioni indigene Gawai Dayak, il popolo che nel passato era tristemente noto come  cacciatori di teste. Le case Dayak sono aperte durante la festa, consentendo ai visitatori uno scorcio di vita quotidiana. I turisti sono invitati a indossare costumi colorati per le foto, partecipare alle danze tradizionali, e assaporare deliziosi dolci e leccornie.