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Seul, capitale della Corea del Sud, è un'immensa e multiforme metropoli di quasi 10.000.0000 di abitanti, in continua trasformazione. La città, attraversata dal fiume Han, è una sintesi di vecchio e nuovo, dalla cultura pop di segno internazionale, tecnologia e innovazione, dai moderni grattacieli e giganteschi centri commerciali, trasporti pubblici all'avanguardia, ai templi buddhisti, palazzi storici e mercati di strada. 
Tra i diversi quartieri di Seoul, la famosissima hit musicale di Psy ha rivelato al mondo Gangnam, tra i più trendy d’Asia, considerato un po' il centro creativo della capitale.  La città ha un’attrazione speciale verso le tecnologie, non a caso vanta la connessione internet più veloce del mondo, una gigantesca Digital Media City, e alcune delle più grandi aziende del settore, inclusa la Samsung.
 La storia invece è racchiusa nei Grandi Palazzi delle dinastie che hanno regnato per secoli, in particolare nel Gyeongbok Palace del 14° sec., “Palazzo della felicità splendente”, la residenza principale della dinastia Joseon, e nel Changdok Palace, “Palazzo della prospera virtù” chiamato anche “Palazzo dell’Est per la sua posizione,  il favorito di molti sovrani coreani del Medioevo, che ne apprezzavano l’armonioso inserimento nell’ambiente circostante.   La fede buddista di questo paese è profondamente legata ai templi perfettamente conservati, come il famoso Jogyesa e il Bongeunsa. Il primo è il tempio principale dell'ordine Jogye, rappresentativo del buddismo coreano tradizionale con radici che risalgono a 1200 anni fa. L'edificio risale alla fine del XIV secolo.  Il secondo è più antico, fondato nel 794 durante il Regno dei Silla, e resta tuttora un’oasi di pace nella caotica Seoul. Lo stile della Seoul tradizionale si può trovare al Bukchon Hanok Village, un villaggio tradizionale coreano situato su una collina, con le tipiche case Hanok, realizzate in pietra, legno, terra e carta di riso e con il tetto leggermente incurvato
Tra gli altri edifici simbolo di Seoul vanno menzionati Cheongwadae (la Casa Blu, la residenza del Presidente della Repubblica della Corea del Sud),  e la Seoul N tower, alta 236 mt, da cui è possibile godere di una vista magnifica della città. 

Gyeongju è una città di 270.000 abitanti, tra i luoghi più affascinanti della Corea del Sud.  Era la capitale del Regno Silla che riunificò il paese con l’aiuto dei Cinesi, garantendo un lungo periodo di stabilità. È considerata un museo a cielo aperto per i tanti siti storici d’interesse culturale.  Tra questi il Parco dei Tumuli, una vasta area collinare che comprendeva 23 tombe di diverse dimensioni dove al loro interno sono stati trovati oggetti preziosi. Oggi è rimasta visitabile una sola tomba.   Un’altra tappa da non perdere è l’Osservatorio Astronomico Cheomseongdae, uno dei più antichi di tutta la Corea, costruito nel 634 con 365 pietre (come il numero dei giorni) e 12 pietre rettangolari alla base (come i mesi dell’anno).  il Tempio Bulguk-sa, costruito durante il regno Silla è uno splendido esempio dell’architettura di quel periodo ed è uno dei più antichi monasteri buddisti della Corea.  Tutte le strutture in pietra sono originali e le parti in legno dipinte a mano, compresi i ponti. Il Tempio Sotterraneo di Seokguram è una delle principali mete di pellegrinaggio per i buddisti che vengono a venerare l’imponente statua del Budda, nella grotta appositamente costruita per custodirla.   Il Gyeongju National Museum raccoglie più di ottantamila reperti trovati nell’area circostante: oggetti in metallo, porcellane, oro, dipinti, sculture in bronzo e molto altro. Il museo ricostruisce la storia dei diversi regni che si sono susseguiti nei secoli. Merita una visita anche lo Yangdong Hanok Village, uno dei tanti villaggi tradizionali che si trovano in Corea, l’architettura di alcune case risale a 500. Una curiosità di carattere culinario: in un forno di Gyeongju venne inventata nel 1939 una prelibatezza a forma di fiore, il Hwangnam Ppang. Detto anche pane di Gyeongju, questo dolcetto dalla forma rotonda è ripieno di una  densa e dolce pasta di fagioli.

Situata in una valle circondata da basse montagne, Daegu (o Taegu) ha 2.500.000 abitanti ed è la quarta città più grande della Corea del Sud, dopo Seul, Busan e Incheon. Daegu è stata location di riprese di molte serie TV e film sudcoreani. In passato il buddhismo fiorì energicamente inesistenti questa città, e tuttora i moltissimi templi esistenti sono a testimoniarlo, anche nelle montagne circostanti. Da non perdere l’antico mercato delle erbe medicinali con origini nel XIV secolo. Oggi è ancora pullulante di coltivatori di erbe, collezionisti, venditori e compratori, e ospita un’infinità di negozi e cliniche erboristiche. Interessante l’annesso museo che racconta la storia di questo commercio e il suo impatto sulla vita e la salute del popolo coreano. 

Busan (Pusan) è la terza città della Corea del Sud, con tre milioni e mezzo di abitanti, e la più grande città portuale. Grattaceli sulla spiaggia, ponti avveniristici, quartieri più tradizionali e templi, è una destinazione affascinate con parchi naturali che si dispiegano sulla costa rocciosa. il Gamcheon Culture Village è una sorta di villaggio mediterraneo, vicoli e casette basse colorate. BIFF (Busan International Film Festival) street è invece un po' la Hollywood coreana, con le impronte dei più importanti attori e attrici, nata nel 1996 in occasione di un importante evento cinematografico, è il cuore culturale della città con i suoi cinema e i suoi teatri.   Lo street food in questo quartiere è eccellente e molto apprezzato anche dalle celebrities. La Busan Tower, costruita nel 1973, spicca con i suoi 120 m nel cuore della città, osservatorio ideale per una bellissima vista a 360° di Busan e del suo porto. Da non perdere una visita al Jagalchi Market un immenso mercato del pesce dove si può acquistare pesce fresco dentro a vasconi, essiccato o cucinato nei ristoranti del piano superiore. Spiagge cittadine a parte, con la tipica atmosfera delle località di mare, sono possibili anche passeggiate naturalistiche per ammirare i bei paesaggi costieri, come all’interno del Parco Igidae, provando l’emozione di passare lo “skywalk”.  un ponte di vetro a forma di ferro di cavallo che si affaccia sull'oceano. Il pavimento trasparente consente di guardare direttamente la scogliera di 35 metri su cui è appollaiato lo “skywalk”.

Questa piccola città (90.000 abitanti), è incastonata tra l’oceano e le pendici del Monte Seorak o Seoraksan. Una funivia la collega al Parco Nazionale di Seoraksan. Interessanti da visitare sono il locale mercato del pesce, il Villaggio di Abai, dove vivono i profughi nordcoreani, e il tempio di Nakson, costruito alla fine del VII sec., in un luogo suggestivo, tra il mare e le montagne di Seoraksan.
Andong è la culla del confucianesimo in Corea, qui si trova la Byeongsan Sewon Confucian Academy. Situata nella provincia del Nord Gyeongsang, questa città di 158.000 abitanti è il luogo che meglio rappresenta il fascino antico e le tradizioni di questo paese. Situato presso la città di Andong, Hahoe è un villaggio storico tradizionale della Corea del Sud, diventato nel 2010 Patrimonio dell’UNESCO, per la sua architettura che ha conservato i caratteri storici del periodo Joseon. Oggi rimangono ancora 162 abitazioni tradizionali col tetto di tegole (hanok) e 211 col tetto di paglia (choga). Gli hanok sono un’affascinante sistemazione per chi vuole sperimentare l’antico stile di vita in una casa della tradizione coreana. Il villaggio è anche famoso per la danza delle maschere più antica della Corea.
Jeju, soprannominata Isola degli Dei, è un’isola vulcanica, con 360 piccoli vulcani spenti (l'ultima eruzione registrata è avvenuta 800 anni fa), situata a 130 km a sud della costa coreana. I suoi paesaggi e la sua natura selvaggia la rendono un piccolo paradiso affacciato sul Mar Giallo. Qui si trova Hallasan, la più alta montagna sud-coreana e vulcano estinto che si eleva 1950 metri sul livello del mare, diventato un parco nazionale, con una biosfera così unica da essere stata dichiarata Patrimonio Unesco. Foreste, laghi, cascate, scogliere, tutti gli elementi naturali in questa isola sono davvero incantevoli.  Jeju è scientificamente importante per i suoi tunnel di lava (che in coreano si chiamano Oreum). Questi condotti naturali attraverso cui fluiva il magma sono ad oggi delle grotte vuote, tra le più grandi del mondo, come la caverna di Manjang coi suoi 8 km. L’isola di Jeju è anche frequentata per le sue spiagge, tra le più belle ci sono Emerald Bay, Gwakji, Hamdoek e Shinyang.
Il confine con la Corea del Nord, al famigerato 38° parallelo non è molto lontano da Seoul. Una visita al Imjingak Park, nella zona demilitarizzata (DMZ), lunga 250 chilometri e larga circa 4 chilometri, è un’opportunità per conoscere la travagliata storia contemporanea della Corea che fu divisa in due parti dopo una feroce guerra negli anni ’50, e ancora attende la riunificazione. Qui si possono visitare alcuni siti emblematici come il Ponte della Libertà, il museo DMZ, il Terzo Tunnel di infiltrazione, il Dora Observatory (da dove si scorge un villaggio della Corea del Nord), la Dora station e si attraversa il Villaggio dell’Unificazione. Passato il Ponte della Riunificazione si arriva a camp bonifas dove, in caso di autorizzazione del comando ONU (da verificare di volta in volta) si può proseguire il tour nella  JSA (Joint Security Area) (JSA) di Panmunjom, dove le forze armate delle due Coree si trovano faccia a faccia.
Quest’area naturalistica dista a meno di un’ora dal centro di Seoul. Bukhansan significa “montagne a nord del fiume Han“. Il parco ospita aree boschive e templi, oltre alla Fortezza Bukhansanseong, costruita nel lontano 132 d.C. per proteggere Seoul da invasioni straniere. Qui, si possono trovare diversi sentieri di trekking con diversi livelli di difficoltà, tra questi il famoso Bukhansanseong, che conduce al Baegundae, uno dei tre picchi del monte Bukhan, il più alto della Corea del Sud. 
Il Monte Seorak o Seoraksan è la più alta cima dei Monti Taebaek nella Penisola coreana. Sulle sue pendici si trova il tempio Shinheungsa, a volte scritto Shinheungsa, appartenente all’Ordine Jogye del buddismo coreano, e le rovine della fortezza medievale Gwongeumseong.
Questo parco è un arboreto situato ad est di Seoul, nel distretto di Gapyeong. La vasta area di 300.000 m² ospita 5.000 specie di piante, alcune rare o in via di estinzione. E’ uno dei giardini più belli della Corea, ideale per gli amanti della natura e gli appassionati di giardini botanici. Ispirato al soprannome della Corea "La terra della calma mattutina", il giardino si concentra sulla bellezza naturale del paese e mette in mostra composizioni floreali e giardini paesaggistici costruiti in armonia con l'ambiente circostante.