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Gli inglesi fecero di questa cittadina una bella stazione turistica e a metà del secolo scorso introdussero la coltivazione del tè, che ancor oggi è considerata una delle migliori qualità esistenti al mondo. A un’altezza di 2134 m, ai piedi della possente montagna Kanchenjunga, Darjeeling si estende su vari livelli collegati tra loro da scale e gradinate. Il cuore della “città bassa” è il bazar dove le genti delle montagne s’incontrano per i loro commerci. Bellissimo lo spettacolo delle terrazze coltivate a tè che digradano verso il fondovalle.

 

Capitale del Sikkim posta a 1.550 m, affascina per la caratteristica geometria dei suoi palazzi, per la varietà etnica della sua popolazione e per l’atmosfera ancestrale che lo avvolge. Fra i luoghi più interessanti della città troviamo l’Istituto di Ricerche Tibetane, uno dei principali centri di studio mondiali della civiltà tibetana; la cappella reale di Tsuk La Khang e il monastero di Enchey che sovrasta la città offrendo una magnifica veduta sulla valle e sul Kanchenjunga.

Capitale dello stato dell’Assam.
Considerata la porta d’accesso alla regione nord-orientale del paese. È una delle città indiane che registra la maggiore crescita, con importanti attività commerciali e un polo univesitario.

Il parco zoologico Himalayano Padmaja Naidu è l’unico zoo dell’Asia sud-orientale, dove si possono trovare i rari esemplari del leopardo delle nevi. Questa è la più bella specie di leopardo, che vive nell’Himalaya e sulle montagne dell’Asia centrale al limite delle nevi perenni. Nel parco si possono anche ammirare l’orso nero dell’Himalaya, la tigre siberiana, lo yak selvatico, il lupo e numerose varietà di uccelli himalayani.

 

Situata a nord di Guwahati è la più grande riserva di rinoceronti indiani una specie a rischio d’estinzione. Oltre a questi animali, il parco ospita numerosi branchi di cervi, elefanti, orsi, scimmie e svariate specie d’uccelli.

Situato ai piedi dell’Himalaya orientale, il parco copre un’area di 200 kmq e ospita numerose specie animali: la tigre, il leopardo, il cane selvatico indiano e gli elefanti.

Losar è l’anno nuovo dei tibetani. Si celebra comprando nuovi vestiti e mangiando il “Momo”. Le danze sono una delle maggiori attrazioni del festival.

 

Questa festa è tra le più importanti per i buddisti che vivono in queste zone. È l’anniversario della nascita del Buddha. In quest’ occasione i monasteri organizzano una processione guidata dia Lama (i monaci tibetani).

 

È il più importante festival per I Nepalesi. Inizia con l’arrivo della luna piena e si protrae per 15 giorni. “Shrada” ovvero l’omaggio agli antenati defunti è il principale nucleo del festival.

Il suo significato letterale è Tempio Solitario ed è antico di 200 anni. È costruito in una zona si crede sia stata benedetta dal Lama Druptab Karpo che fu un Maestro del Tantra e si crede avesse il potere di volare. Il monastero è anche un importante sito per il Buddismo Tibetano.

Forse il più importante monastero del Sikkim. Posto all’interno della bella valle del fiume Tista, su una collina (2.085 m.) da cui si gode una splendida vista del Kanchenjunga e delle circostanti montagne, fu costruito nel 1705. Nel monastero è conservata una preziosa scultura finemente intarsiata e dipinta in legno laccato, che raffigura il palazzo celeste in cui dimora Padmasambhava.

Poco distante da Gangtok. A Rumtek, tra giugno e luglio, si celebrano le spettacolari danze rituali in onore del grande maestro Padmasambhava, una delle più importanti figure spirituali del tantrismo tibetano. La parte più affascinante del complesso è l’edificio centrale, una costruzione a tre piani di legno e muratura ben affrescata.