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Piccola città di confine con l’India, sorge alla congiunzione tra le sconfinate pianure del Bengala e il grande spartiacque himalaiano, con le sue vette di 7000 metri. L’imponente “Portale Pagoda” della città rappresenta simbolicamente il passaggio ad un nuovo emisfero: dall’induismo al buddismo lamaista, dalle genti europoidi a quelle mongolidi.

La capitale del Bhutan è situata a 2300 metri nella valle del Wang Chu: sulle rive del fiume, tra il digradare a terrazza delle risaie e i salici piangenti, sorge il Tashichho Dzong o “Fortezza della gloriosa religione”, il più grande monastero della nazione. Il grande complesso è la residenza estiva del corpo monastico (circa 2000 monaci) e del capo religioso, il Je Khempo. Al centro del monastero si erge un tempio denominato “Uchi”, con i suoi splendidi dipinti religiosi. Poco fuori, a Dechencholing, sorge la residenza della famiglia reale.

In una delle valli meno elevate del Bhutan Centrale e alla confluenza di due fiumi, rinomata per la gradevo-lezza del clima, l’antica capitale è un immenso palazzo fortificato. La strada che conduce da Thimpu a Pu-nakha offre uno dei più bei panorami del paese.

Un armonioso ambiente fatto di risaie, radure costellate di salici piangenti e capanne lignee. A nord, tra le lontane montagne boscose, risplende il Chomolhari con le sue cinque vette. Un luogo strategico, situato lungo le due più importanti rotte commerciali che collegavano il Bhutan al Tibet, ancor oggi testimoniato dalla fortezza che domina l’intera vallata.

Partendo da Tongsa e proseguendo in direzione est si giunge in quest’ampia valle disseminata di piccoli villaggi e antichissimi monasteri. Al centro della valle, su un’ardita cresta, si innalza il Jaker Dzong cinto da un impressionante muro di un chilometro e mezzo circa di circonferenza. Il Kurje Lhakhang e il Jampa Lhakhang conserverebbero secondo tradizione impronte del corpo di Padma Sambhava impresse nella roccia.

Situato a 3140 metri offre una splendida vista sull’Himalaya orientale. In una foresta lussureggiante in cui spiccano rododendri, ontani, cipressi, cicute, abeti e dafne, migliaia di colorati drappi sacri (tangka) circondano 108 Chorten (nome tibetano per stupa) costruiti in commemorazione delle battaglie svoltesi ai confini con l’Assam.

In quest’occasione viene srotolata la più grande tangka (drappo sacro) del mondo. Si commemorano le azioni del Guru Rimpoche, con danze in maschera. I monaci celebrano il Signore della Morte con una serie di spettacolari cham (danze mascherate) propiziatori.

Il festival di Thimpu ha caratteristiche molto formali e un’importanza speciale poiche' lo Dzong, insieme a quello di Punakha, riveste il ruolo di guida spirituale del Paese. Ogni cerimonia e rituale è solenne e formale, le maschere e i costumi sontuosi.

Il primo dzong costruito nel 1629 da Shabdrung Ngawang Namgyal, abate proveniente da Ralung in Tibet che pose le basi della struttura religiosa e politica del Bhutan. Situato a 2250 m di altitudine e a pochi km di distanza da Thimpu, ospita 300 bassorilievi in ardesia dipinta raffiguranti santi e filosofi.

Antica residenza dell’attuale famiglia regnante, sorge a 2000 m. ed è considerato lo dzong più spettacolare del paese per la sua posizione che offre splendide vedute sulla valle del fiume Mangde.

Pittoresco monastero eretto su un poggio alla confluenza dei fiumi Sankosh e Tang Chu nella fertile valle di Wang di Phodrang. Il distretto è conosciuto anche per la lavorazione del bambù e l’intaglio dell’ardesia.

Costruito da Shabdrung Ngawang Namgyal nel 1649 per commemorare la vittoria sugli invasori tibetani del 1644, offre una spettacolare vista sul monte Jhomolhari.

Chiamato il "nido della tigre" fu costruito nel XIV sec. intorno alla grotta in cui Guru Rinpoche, giunto in groppa ad una tigre, meditò per 3 mesi nell’VIII sec. d. C; è sicuramente il luogo più celebre del Bhutan, sospeso sulle rocce sopra la valle. Per facilitare la salita di circa 2 ore e mezza, potrete noleggiare un mulo, giungendo al bel rifugio da cui si gode una vista sublime.

Rispettivamente tempio fortezza di Paro (XVII sec.) e uno dei monasteri più antichi del Bhutan: la fondazione di quest'ultimo è attribuita al re del Tibet Songtsen Gampo (VIII sec.), costruito in stile chorten su un piano cilindrico a più livelli, contiene alcune preziosissime statue di Cenresi.

Qui si trovano la casa dei Ministri, la sala dell’Assemblea Nazionale, la sala del trono del Re e la sede estiva dell’Abate del Bhutan, capo dei monaci bhutanesi.

Il secondo dzong più antico del Bhutan, costruito nel XVII sec., comprendente vari templi tra cui il Machey Lhakhang in cui giacciono i corpi dell’Abate Shabdrung Ngawang Namgyal e del santo Pema Lingpa. Il più bello e storicamente importante del paese, sede invernale del Je Khempo (Abate del Bhutan).