menu

Natura incontaminata, monasteri, culture rimaste isolate per secoli dal resto del mondo. Chi saprà entrare in punta di piedi e con grande umiltà ne uscirà con un’immensa ricchezza spirituale.

Clima:

Il periodo consigliato per il viaggio va da ottobre a maggio. Il periodo invernale, da dicembre a febbraio, è caratterizzato dal clima secco e freddo mentre i periodi più gradevoli sono l’autunno e la primavera: da metà marzo a maggio sono i mesi della fioritura nelle valli Himalayane. Nei mesi estivi il clima è caldo nelle valli più basse e mite più in alto dove però la vista delle montagne è generalmente disturbata dalle nubi. Le precipitazioni piovose variano a seconda degli anni e delle zone. Piogge intense si verificano nei mesi di luglio e agosto.

Informazioni utili per il viaggiatore:

Le seguenti informazioni valgono come sintesi generale che può subire variazioni senza preavviso, per questo vi preghiamo di consultare il sito della Farnesina http://www.viaggiaresicuri.it/  per tutti gli aggiornamenti sul paese.

Abbigliamento

L’abbigliamento deve tener conto del periodo e delle regioni in cui ci si reca. Nel sud dell’India si possono indossare indumenti leggeri per tutto l’anno, senza dimenticare calzoni lunghi e camicie a maniche lunghe per difendersi dagli insetti. Durante le visite ai templi sono da evitare indumenti eccessivamente ridotti. Per chi si reca nelle regioni settentrionali sono necessari indumenti più pesanti, in quanto d’inverno la temperatura può avvicinarsi allo zero. Nella regione desertica del Rajastan la temperatura varia molto tra il giorno e la notte.

Acquisti
In India la varietà della produzione artigianale è praticamente infinita. Le mussole, le tele, le sete ed i broccati indiani hanno goduto di fama mondiale fin dall’antichità e sono stati apprezzati per la qualità del tessuto, la bellezza e la resistenza dei colori, l’originalità dei disegni. Ancora oggi sono rinomati i sari in seta dai colori sgargianti, ricamati o intessuti di fili d’oro o argento, i broccati di Varanasi come pure i cotoni del Rajastan, i tappeti in lana o lana e seta del Kashmir e dell’Uttar Pradesh. La manifattura delle stoffe non è che uno degli spetti del vario e ricco artigianato indiano che spazia dall’intaglio del legno (tek, sandalo, palissandro, ebano) diffuso un po’ dovunque, specie nel Karnataka, agli intarsi in marmo di Agra o alle sculture in pietra dell’Orissa, dalle ceramiche alle lacche dipinte a mano, dal vasellame in ottone e rame agli oggetti in bambù e di pelletteria. Sin dall’antichità è nota la perizia degli indiani nel taglio e lavorazione delle pietre semipreziose e preziose. Mercanteggiare nei bazar è pratica comune.
Non acquistate souvenir che costano la vita agli animali o che danneggiano la natura.

Alimenti e Bevande
Si raccomanda di bere solo acqua in bottiglia o bollita (si trova in quasi tutti i ristoranti ed hotels). Evitare accuratamente l’acqua di rubinetto ed il ghiaccio nelle bibite. È bene consumare solo cibi ben cotti ed alimenti confezionati, evitando verdure crude e frutta che non si possa sbucciare.</p">

Ambasciate
Ambasciata Italiana a New Delhi: 50-E Chandra Gupta Marg, Chanakyapuri, New Delhi 110021, telefono:            0091-11-26114355      - ambasciata.newdelhi@esteri.it

Assistenza Medica
In India esiste una grande varietà di medici praticanti le più diverse forme di terapia e l’unico ospedale a livello europeo si trova a Delhi. E’ consigliabile portarsi dall’Italia compresse contro eventuali disturbi gastrointestinali e farmaci difficilmente reperibili sul posto.

Comportamento
Prima di entrare nei templi, nelle mosche e o nei gurdwara è indispensabile togliersi le scarpe, generalmente è consentito tenere le calze. Per evitare fastidi non portate con voi articoli di cuoio di qualsiasi genere, perché potrebbero suscitare qualche contrarietà. All’interno dei luoghi di culto i turisti possono muoversi a loro piacimento e qualche volta assistere ai riti religiosi, per i quali è preferibile indossare abiti modesti, evitando top, gonne e shorts. Una piccola offerta sarà ben accetta.
Il namaste a mani giunte è il tipico saluto indiano e il suo uso sarà molto apprezzato. Specialmente nelle città, gli uomini saranno lieti di stringere la mano ai turisti; questo gesto infatti è considerato particolarmente cordiale. La maggior parte delle donne indiane è invece restia a stringere la mano ad un uomo, sia indiano che straniero (un eventuale rifiuto non si deve considerare un’offesa) e in genere si dimostra sorpresa dell’informalità dei rapporti tra i due sessi in uso nei paesi occidentali. Nelle case private sarete accolti come ospiti d’onore e la vostra scarsa dimestichezza con gli usi e i costumi locali sarà compresa ed accettata. Se vi dovesse venire la tentazione di mangiare con le dita ricordate di usare solo la mano destra.

Corrente Elettrica
La tensione dell’energia elettrica è normalmente di 230 volt. E’ utile procurarsi degli adattatori per le prese di corrente a lamelle piatte.

DOCUMENTI E VISTO
E’ richiesto il visto turistico per l’ottenimento del quale è necessario essere in possesso del passaporto individuale con validità di almeno 6 mesi dalla data di entrata in India.

Dogana
Somme superiori all’equivalente di 5.000 dollari USA in contanti e 10.000 dollari USA in travellers cheques sono da dichiarare alle autorità doganali all’arrivo in aeroporto, mentre per l’esportazione di oggetti di grande valore o in grandi quantità è necessario acquisire un’autorizzazione della dogana prima dell’uscita dal Paese. E’ proibito introdurre nel Paese armi, droghe, piante vive, oro e argento in lingotti e monete fuori corso. Non è consentito esportare oggetti antichi di più di 100 anni, e prodotti derivanti da animali protetti (avorio, pelle di serpente o di altri animali selvatici) inclusi i prodotti tessili (come lo shatush) derivanti da animali protetti. Si segnala che l’introduzione in India di telefoni satellitari e’ proibita: eccezioni a quanto precede possono essere fatte solo con l’autorizzazione del Dipartimento delle Telecomunicazioni indiano. Analogamente, l’introduzione di rice-trasmittenti, telescopi ecc. è soggetta ad autorizzazione da parte delle Autorità. Si raccomanda di acquisire le relative informazioni dalle Autorità diplomatico-consolari indiane presenti in Italia nel caso si intenda introdurre tali apparecchi nel Paese. Si avverte che il possesso non autorizzato e’ soggetto a gravi sanzioni. Si consiglia comunque di consultare la pagina web dell’Autorità indiana per le dogane, dedicata all’importazione ed esportazione di beni e animali in e dall’India. http://www.cbec.gov.in/travellers.htm

Fotografia e Riprese
Memory card e pellicole si possono reperire facilmente nelle città e nelle principali località turistiche. In India è mal vista la fotografia dei ghat durante la cremazione dei cadaveri. Si raccomanda sensibilità e rispetto nel fotografare o filmare le persone (è bene chiedere il permesso) e soprattutto i luoghi di preghiera. Quasi sempre, per fotografare o filmare con la cinepresa nelle zone monumentali, occorre pagare un biglietto di poche rupie.

Gastronomia
La cucina indiana varia a seconda delle regioni, con notevoli differenze tra le regioni meridionali e quelle settentrionali, ma ha come caratteristica comune il sapiente uso delle spezie che sono utilizzate non solo per insaporire i cibi ma anche per favorire la digestione. Nel nord assomiglia notevolmente a quella dei paesi mediorientali o dell’Asia centrale; vi si fa grande uso di chili (peperoncino piccante), l’alimento base è il frumento, e si consumano vari tipi di pane non lievitato, come il pooris o ilchappatis. Abbastanza diffuse le carni, naturalmente non di bue. A sud, dove l’influsso mussulmano è stato meno forte, prevalgono diete vegetariane, e la cucina ruota attorno al riso, consumato in una infinita varietà di modi. Il gusto molto saporito dei cibi indiani è legato al miscuglio di spezie frequentemente utilizzato nella preparazione dei cibi. Questi miscugli (kari) possono accompagnare varie verdure, carni di pollo o d’agnello, pesce oppure il riso. Molto diffusi al nord il rogan josh(agnello al curry), il gishtaba (polpette di carne alle spezie con yogurt), i korna(stufati vegetali a base di carni). Nel sud sono molto diffusi i vari piatti di verdure, tra cui il bhujia ( un curry vegetale) e lungo le coste i piatti di pesce, prelibati i gamberi di Cochin. I piatti forse più diffusi in tutta l’India sono però il semplice dhal, in sostanza una zuppa di lenticchie, e il thali, il piatto tipico vegetariano, servito solitamente su un vassoio con delle ciotoline piene di verdure accompagnate da grandi quantità di riso. Tra i dolci è molto diffuso il kulfi, il tipico gelato di pistacchio, mentre è abbondantissima la frutta tropicale. E’ abitudine frequente concludere il pasto masticando il pal, un misto di spezie, noci di betel e altre polveri, il tutto avvolto in una foglia commestibile. Il tè è la bevanda più diffusa ed alcune varietà di tè indiani sono famose in tutto il mondo. Da provare la birra di riso.

Lingua
In India si parlano un gran numero di idiomi locali, molto differenti da regione a regione, tra i quali l’hindi è quello ufficiale. L’inglese rappresenta un forte strumento di coesione nazionale ed è molto diffuso, soprattutto negli alberghi o nei luoghi frequentati da occidentali.

Mance
Dare la mancia è un’abitudine assai diffusa. Si consiglia di tenere a portata di mano delle monete per i piccoli servizi e le mance.

Ora Locale
+ 4,30 ore rispetto all'Italia, + 3,30 quando in Italia vige l'ora legale

Religione
La religione costituisce una parte integrante della complessa tradizione dell’India. Quattro tra le più importanti fedi del mondo si incontrano su questo territorio: Induismo, Buddismo, Cristianesimo e Islamismo e tra queste le prime due sono nate proprio in India. inoltre, questo Paese che ha accolto gli ebrei ed i parsi (seguaci di Zoroastro), integratisi poi nella vita indiana, ha dato origine al jainismo, al sikhismo e ad altri innumerevoli culti e sette regionali di minore importanza e che per secoli hanno agito ed interagito tra loro.

Tasse Aeroportuali
Di norma includono già le tasse di uscita dal Paese. Consigliamo comunque di verificare in aeroporto, trattandosi di regolamentazioni soggette a variazione.

Telefono
La rete cellulare è attiva nel Paese, tuttavia i cellulari italiani sono attivi solo nelle principali città ed è pertanto consigliabile acquistare una scheda in loco. Per chiamare dall’India il prefisso è 0039. Per chiamare l’India comporre lo 0091.

Vaccinazioni
Non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria per i viaggiatori provenienti dall’Italia. Prima del viaggio è opportuno consultare la competente ASL sulla necessità di effettuare vaccinazioni o profilassi del caso. In genere, previo parere medico, sono consigliate le vaccinazioni contro: la difterite, l’epatite A e B, il tifo, la tubercolosi, la polio e il richiamo antitetanico. Consigliamo comunque di controllare il sito Viaggiare Sicuri al link http://www.viaggiaresicuri.it/index.php?india

Valuta
La moneta che ha corso legale in India è la Rupia Indiana. E’ consigliabile munirsi di valuta in Dollari Usa specialmente per gli ingressi, ben accetti sono anche gli Euro. Non si può introdurre valuta indiana nel paese o esportarne, mentre è possibile importare qualsiasi quantitativo di valuta estera. E’ assai complicato ricambiare la Rupia in altra valuta, quindi è consigliabile acquistarne in quantità tale da non avere più liquidi in valuta locale al momento della partenza. Le carta di credito, preferibilmente del circuito VISA, sono accettate sia nei negozi autorizzati sia negli alberghi delle grandi città, dove possono essere inoltre utilizzati sportelli bancari automatizzati.