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La capitale dell’Iran si trova ad un'altitudine media di 1190 mt e si estende su una superficie molto vasta che parte dalle montagne meridionali dell’Alburz. Il cuore della vita commerciale di Teheran è il Bazar. Collocato in pieno centro, di fronte alla Meidun-e Emam Khomeini, esso è una vera e propria "città nella città". Il Bazar è suddiviso in strade e in ognuna di esse si svolge un tipo di commercio diverso. Nel suo nucleo antico si trovano i castelli dello Shah e numerosi musei tra i quali: il Museo archeologico (con reperti che risalgono al 6.000 a.C.), il Museo dei gioielli imperiali, il Museo Islamico, il Museo dei tappeti, il Museo d'arte contemporanea, il Museo del vetro e della ceramica.

Sorge ai piedi del monte Allahakbar, ed è la capitale della cultura e della letteratura, la città delle poesie, dove si trova la tomba di Hafez, uno dei poeti più amati del paese (in ogni casa iraniana esiste un suo libro e sulla sua tomba si declamano di continuo le sue poesie) e la tomba di Saadi, altro brillante poeta (una sua opera è scolpita sul portale dell’ONU).

Si trova a 60 km. da Shiraz e fu fondata nel 518 a.C. dal grande Dario, che la volle come sua residenza primaverile. Veniva utilizzata per festeggiare l’inizio dell’anno (coincidente con la primavera). Un maestoso palazzo si ergeva su un’alta spianata dalla quale si dominava tutto l’orizzonte. Da quello che rimane della grandiosità di questo edificio si può intuire l’importanza non solo politica, ma anche culturale ed artistica degli antichi persiani. Vicino a Persepolis  si possono visitare la necropoli di Naqsh-e-rostam dove si trova la tomba di Dario e di altri re achemenedi, un tempio del fuoco zoroastriano e i bassorilievi del periodo sassanide

Fu la prima capitale dell'impero achemenide, qui si trova la tomba di Ciro, l’imperatore persiano che fu uno dei protagonisti della storia dell’antichità

Yazd è situata a 1230 mt. di altitudine in un'oasi fra i deserti del Dasht-e Kavir e del Dasht-e Lut. Per il clima ostile, torrido d’estate e freddo d’inverno,  sui tetti delle case di Yazd si possono notare i tipici badgir, delle particolari torri di ventilazione non meno efficace dei moderni impianti di aria condizionata. In passato Yazd fu un importante centro religioso dello zoroastrismo preislamico e, ancora oggi, in città esiste una considerevole minoranza di seguaci di Zoroastro. Nota in Iran per l'artigianato di prima qualità, che produce soprattutto tessuti di seta,  attività già fiorente quando vi giunse Marco Polo verso la fine del XIII sec. La città tutta assume il colore dell’argilla, in quanto la maggior parte delle case costruite in mattoni di fango. Tra i templi zoroastriani l'Ateshkadè è forse il più importante: qui è custodita la fiamma sacra che, secondo la tradizione, arde ininterrottamente dal 470 a.C. circa. Intorno al tempio si estende il quartiere zoroastriano, l'unico esistente in una città dell'Iran. Nei dintorni di Yazd da vedere le  “torri del silenzio”dovevenivano esposti i morti degli zoroastrianilasciandoli in balia degli avvoltoi, evitando così che la terra si contaminasse.
La grande e magnifica moschea Masjed-e Jame'che risale al XIV secolo  è un'altra tappa irrinunciabile.

E' un piccolo centro a 90km da Esfahan conosciuto per il mercato agricolo (frutta e tabacco). Fiorente già in epoca preislamica (sussistono ancora resti di un tempio sassanide del fuoco), dell'epoca islamica conserva un notevolissimo complesso comprendente la bella moschea a quattro ivan, un santuario ottagonale cupolato, la tomba di 'Abdu's Samad al-Isfahani e un minareto a torre cilindrica, con tracce di decorazione in ceramica smaltata.

A 258 km da Teheran, la città di Kashan è un'affascinante oasi in mezzo al deserto. Il suo nome deriva dalla parola Kashi che significa piastrella, per la cui produzione la città è famosa ancora oggi. Da non perdere il giardino Bagh-è Tarikhi-ye Fin, probabilmente uno dei più belli rimasti in tutto l'Iran (dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco) e le "case storiche" (residenze private oggi diventate musei). Progettato per lo scià Abbas I, il giardino rispecchia la visione persiana del paradiso.

Ospita la più alta concentrazione di monumento islamici del Paese ed è forse la più bella città iraniana. Il clima è temperato per quasi tutto l'anno. Si trova al centro dell'altopiano. Un vecchio detto persiano dice “Isfahan è la metà del mondo” e numerosi viaggiatori hanno lasciato una descrizione entusiasta. Isfahan, già residenza reale sotto gli Achemenidi, vide la dominazione sassanide, araba e selgiuchida. Durante il periodo dello scià safavide Abbas il Grande, nel XVII sec. Isfahan divenne una delle più belle città del modo. 120 moschee, la grande piazza Meidan Emam con i preziosissimi monumenti circostanti, i giardini paradisiaci e molto altro fanno di questa città una meta irrinunciabile che da sola "vale un viaggio". Assolutamente da vedere: la moschea Masjed-e Emam, rivestita all’interno dalle piastrelle di maio-lica azzurra il cui colore assume tonalità diverse a seconda delle condizioni di luce; il Bazar e suoi antichi ponti, tra tutti il Si-o-se Pol (ponte delle 33 arcate), e il Pol-e Khaju. Benché non siano affatto unici, i Menar Jombun "minareti oscillanti" di Isfahan sono probabilmente i più famosi, quando si sale la stretta scala pare che oscillino.

L'isola di Kish, si trova nel golfo persico, copre una superficie di circa 90km quadrati. Lungo le coste ci sono numerose barriere coralline e molte altre piccole isole. Segnaliamo che vi sono dei limiti per quanto riguarda il vestirsi; ad esempio le donne devono essere coperte e le spiagge sono divise uomini e donne, questo perchè c'è l'influenza della repubblica islamica.

 

 

Situato nel mezzo del Plateau iraniano, in una conca a sud-est dei Monti Elburz, è un grande deserto di sale largo  circa 390 km (il 23°deserto del mondo). Il deserto si distingue per la crosta di sale, causata dal clima quasi senza pioggia e dalla evaporazione in superficie molto intensa.  Gli insediamenti umani si trovano solo nelle catene montuose circostanti. Le temperature possono raggiungere i 50 °C in estate e la temperatura media in Gennaio è di 22 °C, la differenza di temperatura tra giorno e notte durante l'anno può variare fino a 70 °C!
Fa parte dei 4.000 km² di zona ecologica protetta, il  Kavir National Park (vd. Novità)

 

Questo parco si trova nella provincia di Semnan , a sud-est di Shahrud. Con una dimensione di 1,4 milioni di ettari è la seconda più grande riserva naturalistica in Iran. Kahr Turan è la patria di una delle più grandi popolazioni del ghepardo asiatico, specie a rischio di estinzione. In quest’area vivono molte tribù nomadi.

 

 

Si festeggia fin dai tempi antichi (prima del 559 a.c.); ancora oggi l'anno nuovo iraniano (capodanno = noruz) si festeggia con il primo giorno della natura cioè con l’inizio della primavera quando si risveglia la natura. Attualmente i festeggiamenti durano più di 13 giorni e sono molto sentiti dal popolo iraniano.
 

Un’ antica festa iraniana che risale all'epoca precedente a Zoroastro e viene festeggiato la notte più lunga dell'anno: il solstizio d'inverno. In questa occasione, per interrompere il rigore dell'inverno e le lunghe notti, si consuma la frutta di colore rosso conservata dal periodo estivo unicamente per questa festa come melograni ed angurie perchè portatori di allegria.

Si celebra la vigilia dell’ultimo mercoledì dell'anno ed è la festa del fuoco. Durante la notte del Chahârshanbe Sûrî è tradizione uscire nelle strade e appiccare piccoli e grandi falò, sui quali i giovani uomini saltano cantando versi tradizionali