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Il Tibet condivide con il vicino Nepal il nome di “Tetto del Mondo”, grazie alla presenza nei suoi confini dell’Everest (8.848 mt), la montagna più alta del mondo, e per questa ragione è una meta molto apprezzata dai grandi alpinisti, trekker ed esploratori. Da secoli questo paese provoca una irresistibile seduzione sui viaggiatori, in virtù dei maestosi paesaggi e della coinvolgente spiritualità presente nei tanti luoghi sacri al buddismo. In particolar modo a Lhasa, la Città Proibita dove risiedeva il Dalai Lama, che conserva tra le mura dello splendido Palazzo del Potala, un’atmosfera ancora medievale.  

Clima:
Il periodo migliore per l’effettuazione di un viaggio in Tibet va da marzo ad ottobre. L’altopiano è caratterizzato da estati brevi e moderatamente calde e da inverni molto freddi ed asciutti. In autunno e primavera il clima è asciutto, l’aria tersa ed il cielo prevalentemente sereno. A Lhasa, in questo periodo, le temperature massime oscillano dai 18 ai 25°e le minime attorno allo zero. Nel periodo estivo le temperature massime vanno dai 25 ai 35°, le minime da 0 a 5°. Maggio, giugno, luglio ed agosto sono i mesi più caldi dell’anno. Luglio ed agosto risentono dell’influenza del monsone.
Informazioni utili per il viaggiatore:

Le seguenti informazioni valgono come sintesi generale che può subire variazioni senza preavviso, per questo vi preghiamo di consultare il sito della Farnesina http://www.viaggiaresicuri.it/  per tutti gli aggiornamenti sul paese.

Abbigliamento

Nel Tibet, durante il periodo estivo, la pioggia impone di portarsi vestiario adeguato, la giacca a vento è di rigore. In base all’altitudine in questo periodo, le temperature raggiungono facilmente i 25°C, ma di notte possono scendere anche a sotto zero. Questo implica che in ogni periodo dell’anno è necessario portarsi vestiario sia invernale che primaverile. Molto utili sono i guanti di pile, che permettono l'uso di attrezzature fotografiche anche in condizioni avverse. In autunno e primavera comode sono le sciarpe per proteggersi dalla polvere. Da novembre a marzo è d’obbligo l’abbigliamento invernale da alta montagna.

Acquisti
Lhasa è il posto ideale per fare shopping, soprattutto nella zona del Barkhor, un bel bazaar intorno al tempio di Jhokang. Le numerosissime bancarelle propongono ogni tipo di souvenir: oggetti d’argento lavorato, più recenti e antichi, scatoline, gioielli in argento di poco valore e più pregiati, pietre dure ma soprattutto articoli religiosi legati al buddismo come le ruote della preghiera, statuette, preghiere stampate su tessuto o su carta, le Mala (i rosari buddisti). Molto diffusi anche tessuti, capi in lana e tappeti pregiati.

Alimenti e Bevande
Si raccomanda di bere solo acqua in bottiglia o bollita (si trova in quasi tutti i ristoranti ed hotels). Evitare accuratamente l’acqua di rubinetto ed il ghiaccio nelle bibite. È bene consumare solo cibi ben cotti ed alimenti confezionati, evitando verdure crude e frutta che non si possa sbucciare. In alta quota l’acqua bolle a bassa temperatura e quindi anche la bollitura non elimina del tutto il rischio di persistenza di batteri.

Ambascaite
Ambasciata italiana a Pechino: 2, 2nd Street East - San Li Tun, Pechino, Tel. 008610 65322131/2/3 -  ambpech@italianembassy.org.cn

Assistenza Medica
LIn Tibet il disturbo più frequente è il mal di montagna che normalmente si risolve entro il secondo giorno di permanenza. Uno dei punti più bassi del Tibet è Lhasa con 3.600 m. La regola è di darsi tempo per l’acclimatamento, bevendo in abbondanza e integrando con zuccheri e sali. E' utile astenersi dal alcool almeno i primi due giorni. Nei casi di gravità a Lhasa ci si può rivolgere al  People's Hospital, DuzTrunLam, Lhasa, Tel:632 2928 o Medicines sans frontiers, Yak Hotel, Lhasa. E’ sconsigliato un viaggio in Tibet per chi soffre di nevriti, cefalee, glaucoma, disturbi cardiocircolatori, disturbi respiratori.

Comportamento
In Tibet, premesso che le condizioni climatiche non lo permettono con facilità, pantaloncini corti, gonne sopra il ginocchio e canottiere sono sconsigliate per i costumi locali. Non fotografare senza autorizzazione e soprattutto non deridere i militari che sono piuttosto suscettibili. L’hada, foulard di seta bianco e lungo, è simbolo tradizionale di rispetto ed ospitalità ed è pratica comune tra i tibetani farne regalo per esprime i propri auguri in diverse occasioni, ma è anche molto apprezzato da chi lo riceve. Quando si è ospiti di una famiglia tibetana, viene proposto un brindisi con un tipo di birra molto forte oppure viene offerto del the, tipico quello al burro.

Corrente Elettrica
In Tibet è in uso la corrente elettrica alternata a 220 volt ed una frequenza di 50 Hz, e sono utilizzate le prese di tipo A, I e G. A volte possono andare bene le spine italiane ma suggeriamo comunque di portare un adattatore universale. Nelle zone più remote ci possono essere occasionali sospensioni dell’energia elettrica.

Documenti e Visto
Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di ingresso nel paese.  
Per il Tibet, è necessario un permesso speciale, sia entrando dal Nepal che dalla Cina stessa.
Se si raggiunge dal Nepal, i permessi per il Tibet si ottengono a Kathmandu e vengono rilasciati tutti i giorni dal lunedì al venerdì, previo invio di copia scannerizzata a colori dei passaporti. All'arrivo a Kathmandu occorrono  solitamente  1 o 2 giorni lavorativi per finire la pratica di visto ed ottenerlo, con i passaporti originali e 2 foto tessera.
Se si proviene dalla Cina sarà il corrispondente cine a provvedere all'ottenimento del permesso, con invio copia scannerizzata del passaporto e del visto Cina ottenuto in Italia  (per quest'ultimo al momento della richiesta non si deve indicare che ci si reca in Tibet)
Le regole di ingresso in Tibet sono suscettibili di cambiamenti da parte del governo cinese.
L'ingresso in Tibet è permesso solo con tutti i servizi prenotati (hotel/guida/autista), non è permesso viaggiare in autonomia.

Dogana
In Tibet, come in tutta la Cinaè vietata l’importazione e l’esportazione di  valuta cinese, armi, munizioni, esplosivi, piante e prodotti vegetali, frutta, verdura, insetti, animali, carne cruda, salumi, uova, latte, latticini ed altri prodotti facilmente deperibili; radiotrasmittenti, droghe varie; metalli rari e preziosi, diamanti e qualsiasi documento in qualsiasi forma (cartacea, fotografica, elettronica) che sia nocivo alla politica, all’economia, alla cultura ed all’etica della Cina. Vanno dichiarate in dogana le apparecchiature elettroniche di esclusivo uso personale ed il possesso di valuta oltre  i 5000 dollari USA . Nel caso si acquistino oggetti d’arte è dunque necessario assicurarsi che siano provviste delle necessarie certificazioni ed autorizzazioni all’esportazione da parte del Cultural Relics Appraisal Institute.

Fotografie e Riprese
Si consiglia un atteggiamento rispettoso se si vuole riprendere la popolazione locale e in molti casi è più opportuno chiedere il permesso agli interessati che generalmente si dimostrano molto disponibili. Si consiglia di premunirsi di schede di memoria o rullini fotografici.

Gastronomia
La cucina tibetana è molto semplice e ripetitiva, i piatti principali sono composti da cereali, carne e latte, mentre le verdure non si trovano facilmente e sono importate dalla Cina. L'elemento che non manca mai è la Tsampa, farina di miglio tostata impastata con acqua e zucchero, che viene mangiata ad ogni ora, spesso accompagnata da thè salato al burro di yak. La pasta (thenthuk), sotto forma di noodles o “tagliatelle”, si trova cucinata con verdure o carne, così come i momo (ravioli ripieni al vapore). La carne si trova secca o bollita, spesso speziata e piccante, e se vi offrono coda o lingua di Yak consideratelo un grande onore! La "birra" Chang è la bevanda locale, insieme al sopracitato thè. Ma si trovano bevande imbottigliate come soft driks, succhi e birre cinesi. La frutta si trova nei mercati e, come sempre, è bene sbucciarla prima di mangiare. Invece la cucina cinese è molto più varia, e troverete molti ristoratori provenienti dalla provincia del Sichuan, nota per la sua cucina deliziosa, ma anche molto piccante. Verdure, carne, zuppe, pasta e riso sono disponibili in diverse cotture e preparazioni.

Lingua
Nel Tibet viene parlato il tibetano ed il cinese, mentre l’inglese è parlato da quasi tutto il personale a contatto con i turisti.

Mance
Le mance rappresentano un’abitudine assai diffusa. Consigliamo di tenere sempre a portata di mano delle monete o banconote di piccolo taglio.

Ora Locale
In Tibet: + 7 ore rispetto all’Italia;+ 6 ore quando in Italia vige l’ora legale.

Religione
Il Tibet è la culla del Buddhismo tibetano, religione che è base filosofica e pratica della vita nel paese.

Tasse Aeroportuali
In partenza dal Tibet, deve essere pagata la tassa d’imbarco d’uscita (50 Renminbi per i voli nazionali e 60 per i voli internazionali) direttamente all’aeroporto al momento della partenza.
Consigliamo comunque di verificare in aeroporto, trattandosi di regolamentazioni locali soggette a variazione.

Telefono
Il prefisso è 0086-891  La rete cellulare funziona quasi ovunque, meglio verificare col proprio gestore prima della partenza. Il Tibet , come il resto della Cina utilizza il sistema GSM 900/1800 compatibile con quello usato in Italia. E’ possibile acquistare sim card cinesi. Per telefonate con la linea fissa potete rivolgervi agli hotel/guest house, ristoranti turistici e phone center.

Vaccinazioni
in Tibet attualmente non è obbligatoria nessuna vaccinazione. Con la raccomandazione di osservare le elementari regole d’igiene, vi consigliamo di controllare il sito Viaggiare Sicuri al link www.viaggiaresicuri.mae.aci.it.

Valuta
Il vaccino contro la febbre gialla è obbligatorio per tutti i viaggiatori di età superiore a  9 mesi provenienti da Paesi a rischio di trasmissione della malattia, nonché per i viaggiatori che abbiano anche solo transitato nell’ aeroporto di un Paese a rischio di trasmissione della malattia.