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Lhasa (Trono di Dio): si trova a 3.650 m di altitudine. Per secoli meta di pellegrinaggi, essendo il centro del lamaismo di cui portano la testimonianza i tanti monasteri. Barkhor. Anello lungo 800 metri che corre intorno allo Jokhang. I pellegrini percorrono tutt'oggi il Barkhor, prostrandosi e camminando in senso orario tra banchetti e negozi di vario genere: la zona costituisce, infatti, il variopinto e interessante mercato della città. Zuglakang o Jokhang (cin. Dazhaosi):il monastero più antico, vero centro della vita sociale e spirituale della città e del paese. La parte più vecchia risale al VII sec., al suo interno ci sono più di 300 statue, tra le quali quella dorata di Sakyamuni del XVII sec., alta 26 m, affreschi alti 3 m e lunghi circa 600 m. Potala:meraviglia architettonica costruita sul fianco della Collina Rossa che può essere vista da tutte le direzioni per chilometri. Originariamente semplice padiglione dedicato alla preghiera, costruito dal re Songtsen Gampo nel VII sec. il palazzo, divenne la residenza invernale del Dalai Lama. Si tratta di una struttura enorme, costruita in pietra, terra e legno, divisa in due parti, il Palazzo Rosso e il Palazzo Bianco; costituito da 13 piani con oltre 1.000 stanze, 10.000 cappelle e 200.000 statue. Norbulingka: il nome significa Parco del Gioiello. Si tratta di un vasto complesso formato da bassi palazzi, padiglioni, templi, giardini e boschi. Residenza estiva dalla quale il Dalai Lama abbandonò il paese nel 1959. a seguito dell’occupazione cinese. Monastero di Ganden: distante circa 40 km da Lhasa, era forse il più bel monastero di tutto il Tibet, purtroppo fu raso al suolo durante la Rivoluzione Culturale. I tibetani sono riusciti a ricostruire solo alcuni edifici e sale di meditazione. Monastero di Sera: si trova 6 km a nord di Lhasa, alla base del Monte Tatipu. Sera è uno dei Sei Grandi monasteri Gelugpa. Fu fondato nel 1419 da uno degli otto discepoli di Tsong Khapa. Drepung(cin. Zhebangsi): poco distante da Lhasa era il più grande e ricco monastero del Tibet. Vi è conservata la migliore collezione di statue e oggetti sacri antichi del Tibet.

Seconda città del Tibet, a 3.900 m, ha un interessante quartiere tibetano e un coloratissimo mercato. Èla sede del Panchen Lama, la seconda autorità religiosa e civile del Tibet teocratico, abate del Monastero di Tashilumpo. Tra i monasteri imperdibili. Monastero di Tashilumpo (cin.Zashenlunbu): fondato nel 1447 da Gedun-trup della Setta dei Berretti Gialli, il monastero è molto vivo e l'attività vi ferve tutto il giorno. Interessante la visita della cappella del Buddha del futuro, Maitreya (con la più alta statua buddhista di bronzo del mondo, 26,7 m). Monastero Narthang (cin. Ladangsi): le sue rovine si trovano circa 15 km a ovest della città. Fondato nel 1153 da uno dei discepoli di Atisha, Narthang era uno dei quattro grandi monasteri della regione dello Tsang, con Shalu, Sakya e Tashilunpo. Monastero di Sakya:si trova a 155 km da Shigatse, non lontano dalla strada che porta al confine con il Nepal. Il significato di Sakya in tibetano è "terra grigiastra", per il colore del terreno intorno. Il Monastero di Sakya rappresentò il centro d’influenza della Setta Rossa Sakyapa, che dominò sul Tibet a più riprese intorno al XIII sec., una setta monastica particolarmente versata nella stregoneria e nelle pratiche magiche.

Posta a 3.950 m di altitudine, storicamente al centro delle strade carovaniere verso il Bhutan e il Sikkim. I monasteri più importanti sono:Il Monastero Palkhor Chode (cin. Baijusi), un monastero Gelupka risalente al 1365 che un tempo comprendeva un'intera cittadina all'interno delle mura. In uno dei due templi si possono ammirare le statue laccate di 84 santi e una superba collezione di 15 mandala murali. Il Kumbum, annesso al Monastero Palkhor Chode, è il chorten più grande del Tibet. Costruito nel 1427 da un principe di Gyantse, ospita una serie di 70 cappelle affrescate con 27.000 figure e 100 statue. Il Dzong, il Forte, che torreggia sopra Gyantse, offre una stupenda vista sulla valle.

Area di Tsedang e del fiume Yarlong Tsangpo
A 190 km da Lhasa, altitudine di 3.400 m, Tsedang e l'adiacente città di Nedong formano, dopo la costruzione attorno alle vecchie città tibetane di nuovi e grandi edifici cinesi, un unico agglomerato. Yumbu Lakang: secondo la tradizione rappresenta la più antica costruzione in pietra del Tibet. La leggenda ascrive la sua costruzione a Nyatri Gampo, il primo dei re celesti, che si crede sia disceso dal cielo intorno al 130 a.C.,Èinvece probabile che il castello sia stato costruito nel VI sec. Monastero di Samye: è una delle costruzioni più imponenti del Tibet. Per arrivarci bisogna prendere un traghetto che attraversa il fiume Yarlung. Samye fu fondato nel 779. Vi sono rappresentati stili architettonici differenti, cinese, tibetano e indiano. Monastero di Mindroling: uno dei monasteri più importanti della setta rossa, risalente al 1671.

Yamdrok Lake, o Yamzho Yumco, è uno dei tre laghi sacri del Tibet, lungo circa 72 km è circondato da montagne innevate. Si trova tra Lhasa e Gyantse e secondo la mitologia è la trasformazione di una dea ed è meta di pellegrinaggi.

Raggiungibile anche con i fuoristrada, il Campo Base dell'Everest del versante Tibetano è diviso in due parti: la parte superiore, più in alto, è accessibile solo per escursionisti e alpinisti; quella inferiore, più in basso, aperta anche ai turisti. Qui si trovano una ventina di tende e strutture, tra cui anche dei ristoranti, per permettere ai visitatori di acclimatarsi e guardare gli alpinisti che iniziano i primissimi preparativi.

Durante questa festa si svolgono competizioni di tiro con l'arco e corse di cavalli, spettacoli dell’opera tibetana, gare di lotta. Le persone si recano a Gyantse per assistere alle gare e fare acquisti al mercato ricco di prodotti locali.

Questo monastero è stato fondato dal primo Dalai Lama, Gendun Drup, nel 1447 e per questo motivo è uno dei luoghi più importanti per la nazione tibetana. Qui inoltre risiede la seconda carica politica e religiosa del Tibet, il Panchen Lama. Attualmente vi risiedono circa 4000 monaci.
Centro amministrativo della provincia di Tingri, Xegar, o Shelkar, è stato a lungo un luogo fondamentale per il controllo delle vallate sottostante. Qui infatti sorgevano lo dzong e il monastero di Shelkar, fondati nel XIII secolo, passati nel XVII secolo alla setta dei Berretti Gialli, una delle scuole di buddismo tibetano più importanti. 
Uno dei più importanti per la scuola buddista di Sakya, l'omonimo monastero si distingue per la raffinata architettura mongola. All'interno dell'enorme edificio sono custodite tra le più importanti opere d'arte tibetane, nonché una delle biblioteche più fornite della nazione.
Ubicato alla base del Monte Everest, si trova ad una quota di circa 5000 metri sul livello del mare, rendendolo uno dei più alti del mondo. Da secoli è uno dei luoghi più sacri per i pellegrinaggi degli Sherpa che spesso passano da queste valli con gli yak. Nonostante ora ospiti poche decine di monaci, si dice che una volta vi vivessero in almeno 500.